Il libro ripercorre la cronistoria della Fsal, gli aneddoti, i profili dei personaggi, le vicissitudini di quasi dieci anni di attività. Una storia che vuole essere un modello in cui altre persone possano rivedersi. Naturalmente tutto è stato romanzato, affrontato con grande ironia, ma il libro è anche a forti tinte malinconiche.
Nessun nome è stato fatto, per garantire la privacy e anche perché in fondo è sì la nostra storia, ma anche la storia di chiunque. La Fsal viene citata soltanto alla fine, così come il mio nome, unico giocatore veramente riconoscibile.
Spero che tutti gli iscritti lo possano leggere con piacere. Toglietemi tutto ma non il subbuteo va preso con leggerezza e autoironia.
Stefano
Pubblichiamo il comunicato stampa che verrà inviato alle testate giornalistiche e ai club di subbuteo nazionali.
Quando un gioco diventa elisir di giovinezza

Questo spirito anima
Toglietemi
tutto ma non il subbuteo, libro scritto da Stefano Bolotta, giornalista
professionista e self publisher. L'opera (che verrà edita in ebook con la piattaforma
Youcanprint.it) racconta le vicende di un gruppo di amici che, sulle rive del
Lago di Como tanto caro al Manzoni, da anni ha dato vita a competizioni di
calcio tavolo divenute col tempo un appuntamento fisso nel paese, Abbadia
Lariana, e non solo. Campionati, coppe, premiazioni, un imponente apparato
organizzativo, blog con migliaia di visite, videoriprese di ogni incontro e
moviola in campo. Una piccola federazione inesistente, una “Isola che non c'è”
che all'aspetto ludico accosta una naturale funzione sociale, descritta dallo
stesso autore.
«Giocare a subbuteo
è una passione nata quasi per caso - spiega Stefano Bolotta - Partimmo quasi
dieci anni fa da una cantina e siamo giunti col tempo a ogni comodità
immaginabile. Si tratta di un'iniziativa, forse un piccolo miracolo, attraverso
il quale cerchiamo di sopravvivere all'età che avanza, agli impegni lavorativi
e familiari, ma anche alle delusioni della vita: la morte, il licenziamento, la
separazione».
Toglietemi tutto ma
non il subbuteo affronta gioie e dolori di questa vicenda,
comune a tanti giovani che continuano a frequentarsi grazie a passioni simili,
non solo calcio da tavolo ma anche - per esempio - calcetto, fantalcalcio o
giochi di ruolo.
«Nell'ebook - prosegue l'autore - usando grande
autoironia, vengono raccontate situazioni e peculiarità di questo mondo: i
profili caratteriali dei giocatori, le rivalità, la goliardia. L'idea di fondo
è strappare un sorriso a chi ha vissuto anche solo un istante l'emozione di
“resistere” all'avanzare della vita, e invogliare chi non l'avesse mai fatto a
cimentarsi su un campo di subbuteo».
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