Può una parata entrare nella storia di un campionato, e andando oltre, in quello di una federazione?
Noi crediamo di sì. Perché l'intervento compiuto dal portiere di Atletico Novegolo mercoledì sera, nel match con Atletico Bolis, è una magia degna di essere raccontata e vista (potete ammirarla nel video). Non deciderà le sorti di un torneo, ma è servita a difendere con i denti un pareggio meritatissimo. Novegolo, infatti, nel derby degli Atletico ha ritrovato gioco ed entusiasmo (stile 2006), mettendo in seria difficoltà Bolis, reduce dal quarto posto dello scorso campionato.
Dopo essere andato in vantaggio, mister Longhi ha continuato a giocare a testa alta, in un secondo tempo molto equilibrato. Bolis ha pareggiato, con pieno merito, e all'ultima azione ha rischiato di vincere: un tiro forte, rasoterra, diretto all'angolino. Qui, gli spettatori presenti all'Evelina Arena hanno pensato: «Bravo Bolis, ha ribaltato e vinto la partita in tre minuti». Sembrava inevitabile, vista l'azione e la conclusione. Novegolo, evidentemente, non era d'accordo e ha sfoderato una parata di puro istinto, ma anche di estrema lucidità. Perché a quel punto, quando hai dato tutto e stai per subire la beffa, non è facile capire cosa fare. Oltretutto su un tiro da dieci in pagella.
Il portiere si è tuffato all'ultimo istante, da sinistra verso destra, respingendo in pieno il pallone che è finito in rimessa laterale. Il match è terminato così 1-1 e la parata si è rivelata decisiva.
Spesso vengono lodati interventi banali o facili, in cui in verità la palla finisce addosso al portiere. Mercoledì sera, la storia è stata profondamente diversa. C'è stato un tuffo voluto, coordinato, preciso, a “cercare” il pallone e difendere la porta col cuore. Non capita spesso. Per noi è la parata del campionato ed entra di diritto nella storia della Fsal. Giudicate voi.
Gianluigi Cafon