Una straordinaria serata di grande subbuteo e di emozioni a pioggia (per chi c'era e per chi ha seguito i risultati su What's App) ha chiuso la settimana di gioco in casa Fsal.
Protagonista assoluta è stato Leokomotiv: la squadra già due vole campione di Abbadia ha posto il sigillo su una stagione da ricordare, iniziata fra mille difficoltà e poi trasformatasi in una passerella (non ancora) trionfale. Leo ha centrato la sua prima finale di Coppa di Abbadia, dove troverà un avversario ostico come Sampdario. La semifinale di ritorno contro un grande Atletico Bolis ha regalato tutte le emozioni negate dal deludente 0-0 dell'andata, e forse anche di più.
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| La sfida tra Leokomotiv e Atletico Bolis. |
L'altalena di gol e inerzia della partita (prima Bolis, poi Leo, quindi ancora Bolis e infine Leo) ha tenuto tutti col fiato sospeso: mister Francesco Leandri è stato bravo e fortunato a crederci fino alla fine, venendo ripagato dal gol a tre secondi dallo scadere del recupero nei supplementari. A quel punto, Antonio Angotti ha pagato tutta la delusione agli shoo-out. Va anche scritto che Atletico Bolis, mai battuto da Leokomotiv in quattro scontri stagionali, avrebbe meritato miglior sorte.
Leokomotiv ha confermato la sua forza, e la fortuna, nel bigmatch con Kanemakkina Fc: uno scontro cruciale per il destino dello Scudetto. Vincendo 2-1, con un gol a tempo scaduto, Leo ha condannato Kane, che alla vigilia era ancora in lizza per strappare il titolo a Lottacontinua. Kane ha messo in campo il cuore, dando tutto sino all'ultimo per vincere, senza fare calcoli, e non ci è andato lontano quando, sull'1-1, nel finale ha schiacciato Leokomotiv procurandosi occasioni potenzialmente decisive. Un pizzico di sfortuna glielo ha impedito, subendo così la concretezza di Leo, che non potrà vincere lo Scudetto se non grazie a una serie di risultati improbabili (mancata vittoria di Lottacontinua con Maradona Fc oppure goleada storica di Leo su Slippy Utd e di Kanemakkina su Lotta all'ultima giornata), ma rischia di chiuderlo secondo a 42 punti e imbattuto. Onore agli sconfitti, ma soprattutto onore ai vincitori.
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